Crostata vegan con marmellata di kumquat



La frolla di questa crostata è senza burro e senza uova, e realizzarla è quasi più semplice che la tradizionale, senza impazzire con la pasta che si sbriciola!

Gli ingredienti sono: 
250 g Farina 0
80 g Zucchero
65 g Acqua
60 g Olio di semi
1 Scorza di limone
1 cucchiaino Lievito in polvere per dolci
1 pizzico Sale
Baccello di Vaniglia

Va lasciata riposare in frigo per un'ora circa, dopo di che si può lavorare.
La marmellata è di kumquat, i miei agrumi preferiti!


Dove può essere usato il detersivo enzimatico

IL DETERGENTE ENZIMATICO PUO' ESSERE UTILIZZATO PRATICAMENTE OVUNQUE!


Due cose importanti di base da ricordare;
1- la fermentazione deve avvenire non meno di 30 giorni, questo permette di far sciogliere il più possibile lo zucchero, altrimenti se troppo "dolce" il detersivo potrebbe attrarre insetti e formiche.
2- meno diluizione e più potere detergente, ma bisogna fare attenzione alla tipologia di superfici da pulire, perché potrebbero essere anche danneggiate.

Le sue proprietà: 

- elimina gli odori e ha un potere antibatterico
- smacchia il bucato
- smacchia tappeti e rivestimenti
- pulizia materassi
- igienizza frutta e verdura
- repellente contro formiche ragni e scarafaggi

Come utilizzarlo: 
PAVIMENTI: miscelare una parte di detergente e venti parti di acqua
BAGNO, TAPPETI E MATERASSI: 120 ml in una bottiglia spray pulita aggiungere un litro di acqua
INCROSTAZIONI DIFFICILI: nessuna diluizione, direttamente sulla superficie
BUCATO: si può utilizzare in sostituzione del detersivo oppure un aggiunta in piccola quantità per aumentare l'efficacia
MACCHIE DI ERBA, SANGUE: mettere una quantità direttamente sulla macchia, lasciare agire e strofinare, senza diluizione
IGIENIZZARE FRUTTA E VERDURA: nel lavandino mettere la frutta da igienizzare, aggiungere un cucchiaino di detergente e lasciare agire. Sciacquare

Detergente enzimatico


Detergente enzimatico cosa è?
E' semplicemente e dico semplicemente perchè non richiede grosse conoscenze chimiche o da alchimista, piuttosto solo tanta pazienza (che io a volte non ho ! :-) ).
E' biodegradabile e non tossico: è un detergente che prende il nome da uno specifico procedimento attraverso il quale si sviluppano degli enzimi, ossia piccole molecole proteiche prodotte nelle cellule vegetali e non. 
E' un detergente adatto a moltissimi scopi e può essere usato sulla maggior parte delle superfici, incluse quelle in metallo, e tessuti.
Prodotto fai da te ed ecologico che contiene enzimi e batteri che smembrano la materia organica. Sono perfettamente in grado di rimuovere le macchie, gli odori di sudore per esempio o sangue, erba urina o altre sostanze biologiche.
Per un detergente enzimatico fai-da-te basta combinare pochi ingredienti di uso comune e soprattutto ci vuole un po di pazienza, ma partito il primo giro si può produrre infinitamente.
Io ho utilizzato un bottiglione da 5 litri e visto che c'ero ho creato anche un gorgogliatore (rimando alla spiegazione per la realizzazione e la sua utilità).
 
Bisogna tenere una proporzione di 10 parti:
- 3 parti di frutta
- 5 parti di acqua
- 1 parte di zucchero e 1 cubetto di lievito di birra
- 1 parte di vuoto
Come si procede:
1. Prima bisogna raccogliere gli ingredienti che sono la base del detergente. Si utilizzano tutti gli scarti della frutta (evitiamo le bucce delle banane che non sappiamo bene come sono state trattate), se non si ha della frutta non trattata, allora va sciacquata molto bene sotto l'acqua corrente. Cercare di utilizzare frutta bio è dovuta dal fatto che il trattamento che subisce non permette agli enzimi di proliferare. 
Man mano che mangiamo la nostra frutta, o magari abbiamo fatto una marmellata e abbiamo sbucciato ad esempio i limoni e via dicendo, raccogliamo tutto questo scarto. Al raggiungimento della quantità desiderata (sempre in base alle proporzioni della bottiglia, uniamo gli ingredienti: lo zucchero, il lievito e l’acqua
2. Avvitare il tappo e agitare energicamente per un paio di minuti per far sciogliere lo zucchero. Quindi svitare lentamente il tappo per ridurre la pressione e chiudere nuovamente. Questo processo va ripetuto almeno tre volte al giorno per due settimane per evitare che possa esplodere, ecco appunto il motivo del mio gorgoliatore, che spiego in altro post.
3. Dopo due settimane, si può svitare e riavvitare il tappo una volta sola al giorno, perché gran parte dello zucchero si sarà convertito e si produrrà meno anidride carbonica (il lievito si nutre dello zucchero, che si converte in alcool e anidride carbonica)
4. Conservare la bottiglia in un luogo caldo (35 °C) in modo che la miscela possa fermentare
5. Filtrare la miscela alla fine delle quattro settimane, quando il contenuto della bottiglia avrà assunto una colorazione opaca (lo si può tuttavia lasciare fermentare ancora, fino a un massimo di tre mesi, per ottenere un detergente molto potente).
6. Trasferire il detergente in un contenitore ermetico
Questo è il penultimo passaggio. Dopo aver aspettato un mese l'ho filtrato e messo in un altro contenitore NON ERMETICO, infatti ha dei piccoli fori che lasciano passare l'aria per indurre ancora il processo. Qualora non avessimo una caraffa simile si può tranquillamente inserire in un contenitore con l'imbocco largo e coprire con un tovagliolo, questo permetterà l'ingresso dell'aria, ma lascerà gli insetti ghiotti di zucchero lontani dalla fermentazione.

Dove può essere usato il detergente enzimatico? Rimando al post specifico e più dettagliato.

Gorgogliatore

Che cosa è un gorgoliatore.....?

Iniziamo per gradi, cominciamo con il descriverlo e vedere a cosa serve:
Il gorgogliatore è un dispositivo che serve a separare fisicamente l’ambiente fermentativo (l’interno del fermentatore) dall’ambiente esterno (locale di fermentazione).
Il suo ruolo è dunque quello di preservare il mosto in fermentazione dall’infezione ad opera di microorganismi patogeni e dall'ingresso di ossigeno che causerebbe, a contatto con la fermentazione, ossidazioni indesiderate e altererebbe il normale svolgimento della fermentazione stessa.

Quello in foto, costruito a livello fai da te con elementi facilissimi da reperire, è costituito da un bottiglione dove vengono inseriti (nel caso del detergente enzimatico) gli scarti di frutta, un tubo che si collega alla bottiglietta di acqua. 

Questo processo fa si che non è necessario aprire la bottiglia nella fase della prima fermentazione (altrimenti esploderebbe il tappo) il tubo permette di far uscire l'anidrite carbonica (prodotto principale della fermentazione alcolica) dal fermentatore, ma non permetterà ad ossigeno ed altri inquinanti di entrarvi. Finchè ci saranno delle bollicine all'interno della bottiglietta allora sta proseguendo il processo di prima fermentazione.