Detergente enzimatico cosa è?
E' semplicemente e dico semplicemente perchè non richiede grosse conoscenze chimiche o da alchimista, piuttosto solo tanta pazienza (che io a volte non ho ! :-) ).
E' biodegradabile e non tossico: è un detergente che prende il nome da uno specifico procedimento attraverso il quale si sviluppano degli enzimi, ossia piccole molecole proteiche prodotte nelle cellule vegetali e non.
E' un detergente adatto a moltissimi scopi e può essere usato sulla maggior parte delle superfici, incluse quelle in metallo, e tessuti.
Prodotto fai da te ed ecologico che contiene enzimi e batteri che smembrano la materia organica. Sono perfettamente in grado di rimuovere le macchie, gli odori di sudore per esempio o sangue, erba urina o altre sostanze biologiche.
Per un detergente enzimatico fai-da-te basta combinare pochi ingredienti di uso comune e soprattutto ci vuole un po di pazienza, ma partito il primo giro si può produrre infinitamente.
Io ho utilizzato un bottiglione da 5 litri e visto che c'ero ho creato anche un
gorgogliatore (rimando alla spiegazione per la realizzazione e la sua utilità).
Bisogna tenere una proporzione di 10 parti:
- 3 parti di frutta
- 5 parti di acqua
- 1 parte di zucchero e 1 cubetto di lievito di birra
- 1 parte di vuoto
1. Prima bisogna raccogliere gli ingredienti che sono la base del detergente. Si utilizzano tutti gli scarti della frutta (evitiamo le bucce delle banane che non sappiamo bene come sono state trattate), se non si ha della frutta non trattata, allora va sciacquata molto bene sotto l'acqua corrente. Cercare di utilizzare frutta bio è dovuta dal fatto che il trattamento che subisce non permette agli enzimi di proliferare.
Man mano che mangiamo la nostra frutta, o magari abbiamo fatto una marmellata e abbiamo sbucciato ad esempio i limoni e via dicendo, raccogliamo tutto questo scarto. Al raggiungimento della quantità desiderata (sempre in base alle proporzioni della bottiglia, uniamo gli ingredienti: lo zucchero, il lievito e l’acqua
2. Avvitare il tappo e agitare energicamente per un paio di minuti per far sciogliere lo zucchero. Quindi svitare lentamente il tappo per ridurre la pressione e chiudere nuovamente. Questo processo va ripetuto almeno tre volte al giorno per due settimane per evitare che possa esplodere, ecco appunto il motivo del mio gorgoliatore, che spiego in altro post.
3. Dopo due settimane, si può svitare e riavvitare il tappo una volta sola al giorno, perché gran parte dello zucchero si sarà convertito e si produrrà meno anidride carbonica (il lievito si nutre dello zucchero, che si converte in alcool e anidride carbonica)
4. Conservare la bottiglia in un luogo caldo (35 °C) in modo che la miscela possa fermentare
5. Filtrare la miscela alla fine delle quattro settimane, quando il contenuto della bottiglia avrà assunto una colorazione opaca (lo si può tuttavia lasciare fermentare ancora, fino a un massimo di tre mesi, per ottenere un detergente molto potente).
6. Trasferire il detergente in un contenitore ermetico
Questo è il penultimo passaggio. Dopo aver aspettato un mese l'ho filtrato e messo in un altro contenitore NON ERMETICO, infatti ha dei piccoli fori che lasciano passare l'aria per indurre ancora il processo. Qualora non avessimo una caraffa simile si può tranquillamente inserire in un contenitore con l'imbocco largo e coprire con un tovagliolo, questo permetterà l'ingresso dell'aria, ma lascerà gli insetti ghiotti di zucchero lontani dalla fermentazione.
Dove può essere usato il detergente enzimatico? Rimando al
post specifico e più dettagliato.