la spiaggia di capocotta

giugno 22, 2018 Alessandra Stabili 0 Comments

La spiaggia di Capocotta è la zona di litorale romano compresa tra il mare laziale, dal km 7,600 al km 10,100 della via Litoranea, e tra Castel Porziano e Torvaianica, ed è uno dei tratti di dune meglio conservati d'Italia. Capocotta si estende per 45 ettarie dal 1996 fa parte della Riserva naturale Litorale romano.

La tenuta di Capocotta, probabilmente già nota in passato con il nome di Capocorso, emerge per la prima volta come unità autonoma nel XV secolo, quando risulta di proprietà di Camillo Capranica. Passò poi durante il XVII secolo ai Borghese; secondo il Catasto Annonario del 1803, aveva una superficie di circa 760 ettari. Agli inizi del secolo XX, divenne proprietà privata della Casa reale, che intendeva così ingrandire l'adiacente Tenuta di Castelporziano, in uso alla famiglia regnante ma di proprietà dello stato italiano.

Dopo la fine della monarchia seguì la sorte delle proprietà private di Casa Savoia e divenne per tre quarti proprietà degli eredi di Vittorio Emanuele III. Su quest'area si progettò la costruzione di un quartiere residenziale finché nel 1985, su iniziativa dei movimenti ambientalisti e dell'allora Presidente Sandro Pertini, 1000 ettari dell'area furono annessi a Castel Porziano, dopo la guerra assegnata in uso al Presidente della Repubblica, ripristinando così l'unità storica dell'antico territorio laurentino.

Quella che oggi viene considerata la spiaggia di Capocotta rappresenta quindi, in senso stretto, la fascia litoranea del vecchio latifondo non incluso nella Tenuta presidenziale; ciò giustifica l'appellativo di ex Tenuta di Capocotta per la località.

La zona dunale di Capocotta è di notevole interesse ambientale, ma anche antropologico e sociale: la spiaggia infatti è riconosciuta dal movimento naturista internazionale, ed è punto di incontro per la comunità LGBT romana.

Fonte: Wikipedia

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